Ci siamo passati tutti: ci siamo sentiti sopraffatti, dispersi e abbiamo avuto difficoltà a portare a termine le cose. L’approccio tradizionale ci dice di impegnarci, stilare una lista di cose da fare e gestire meglio il nostro tempo.

Ma cosa succederebbe se la vera chiave della produttività non fosse programmare rigidamente ogni minuto, ma imparare a gestire la nostra mente?

Gestione della mente, non gestione del tempo” di David Kadavy offre una nuova prospettiva e suggerimenti pratici per aumentare la produttività sfruttando il potere della tua risorsa più preziosa: la tua attenzione.

1. La tua mente è il vero collo di bottiglia

Proprio come il denaro o le materie prime, la tua energia mentale è una risorsa limitata che deve essere allocata con attenzione. Cercare di destreggiarsi tra troppi compiti o distrazioni porta rapidamente al burnout. Kadavy sostiene che dobbiamo passare dall’ossessione per la gestione del tempo alla gestione deliberata di come e dove dirigiamo l’attenzione della nostra mente.

2. L’attenzione è la nuova valuta

Nel nostro mondo sempre attivo e saturo di informazioni, la capacità di rimanere concentrati e dirigere la propria attenzione è fondamentale. Coloro che riescono a mantenere una concentrazione simile al laser hanno un vantaggio decisivo.

3. Abbandona le soluzioni adatte a tutti

Metodi come la Tecnica del Pomodoro possono essere utili per alcuni, ma non esiste una bacchetta magica per la produttività. Per fare di più è necessario sperimentare e adattare le tecniche al proprio stile di lavoro e alle proprie esigenze.

4. Stabilire spietatamente le priorità

Avere un elenco di attività e impegni da eliminare è importante quanto avere un elenco di cose da fare. Elimina in modo aggressivo le cose non essenziali che indeboliscono la tua energia mentale.

5. Raggruppare e pianificare strategicamente

Raggruppa insieme attività simili quando possibile per evitare inutili cambi di contesto. E assicurati di prevedere tempi di inattività dedicati: il nostro cervello ha bisogno di periodi di riposo, a differenza dei computer.

6. Il perfezionismo è il nemico della produttività

La ricerca della perfezione spesso ci porta in infinite tane di coniglio. Accettare il concetto di “abbastanza buono” può fare la differenza tra fare progressi e girare a vuoto.

7. La gestione della mente è una pratica continua

Come la forma fisica, l’ottimizzazione delle prestazioni mentali è un processo continuo di autoconsapevolezza, adattamento e impegno, non una lista di controllo una tantum. Costruisci abitudini e routine, ma rivisitale e perfezionale regolarmente.

Conclusione

Adottando una visione più olistica della produttività, incentrata sulla cura della nostra mente, possiamo attivare tutto il nostro potenziale e far sì che la nostra risorsa più preziosa, la nostra attenzione, vada più lontano che mai.

 

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